29 giugno - PIETRO apostolo e PAOLO teologo

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  1. Riccardo FAcchin1
     
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    29 giu. – PIETRO apostolo e PAOLO teologo

    Calendario Liturgico: MEMORIA.
    Colore Liturgico: ROSSO.
    Chiese: Vetero Cattolica dell’Unione di Utrecht, Anglicana,
    Episcopale, Luterana, Cattolica Romana, Ortodosse.

    Questa festività dedicata a Pietro è molto antica; pare sia antecedente anche alla celebrazione del Natale del Signore. La figura di Pietro, riveste una grande importanza negli scritti evangelici e occupa un posto di primo piano per la Chiesa Cattolica Romana, che ritiene se stessa fondata dall’Apostolo Pietro. Dell’Apostolo Pietro, tuttavia, ciò che sappiamo quasi con certezza, a parte la sua condizione di semianalfabeta (le “Lettere” sono a lui attribuite), è che fu vescovo di Antiochia, dopo di che di lui si perdono le tracce. Inoltre, secondo l’Evangelo attribuito a Giovanni, non fu il primo apostolo di Cristo e non fu nemmeno chiamato da Cristo, bensì portato da suo fratello Andrea a Cristo (Gv 1,42). Gli Evangeli attribuiti a Luca e Giovanni, riferiscono che Pietro era di Betsaida, e come il fratello Andrea faceva il pescatore (Lc 5,3 e Gv 1,44) per mantenere la famiglia. L’Evangelo attribuito a Marco, dice invece che Pietro faceva il pescatore a Cafarnao (Mc 1,2 e 1.29); abbiamo quindi, a scapito dell’attendibilità dei testi, poche e insicure notizie, oltre che contraddittorie, di dove era e dove sia morto. Sappiamo comunque che Pietro era sposato, con una moglie che lo amava, lo sostenne e confortò nelle vicissitudini della vita e che gli fu sempre accanto. Pietro, inoltre, non presiedette neppure il cosiddetto “primo Concilio” a Gerusalemme, che fu invece presieduto da Giacomo, fratello di Gesù. Fu tuttavia, sulla sua Confessione di Fede: “Tu sei il Cristo”, che si fonda la Chiesa, e su tale Confessione di Fede fatta da Pietro, ogni cristiano pone le basi della sua fede. Pietro, e questo ne fa la sua grandezza per ogni cristiano, ha confessato apertamente quello che gli altri apostoli o discepoli, forse intuivano o sentivano nel cuore: il loro maestro era il Logos. Di Paolo, ciò che possiamo dire è che era un ebreo con cittadinanza romana di nome Saul-Paulus, nato a Tarso (anno 9?) in Anatolia, che come città era uno dei maggiori centri spirituali dei culti Misterici. Paolo, di lingua greca, era rabbino a Gerusalemme e per la sua ottima preparazione biblica divenne apostolo del Sinedrio con l’incarico di contrastare a Damasco le eresie ebraiche che facevano sempre più adepti, fra cui quella di un certo Gesù, maestro ebreo, che Paolo non aveva comunque mai incontrato o udito mentre era in vita. Paolo, sempre auto referente, autoritario e sprezzante, irascibile e offensivo, fanatico e violento. era un uomo davvero odioso e dal carattere invivibile per lo stesso Pietro e gli altri discepoli di Gerusalemme, tanto da doversi dividere l’area di cura pastorale. La predicazione di Paolo ha forti connotati di misoginia, omofobia, millenarismo, acquiescenza supina all’autorità, accettazione della schiavitù, fanatismo religioso, autoesaltazione e intolleranza religiosa e sociale, la stessa peraltro manifestata e dimostrata sempre, fin dai tempi del suo zelo persecutorio per i seguaci ebrei di Gesù, prima della sua “conversione”, ma meglio sarebbe dire: “adesione” al cristianesimo. Con tutta probabilità, come hanno rilevato gli studiosi da un’attenta analisi dei suoi scritti e della sua persona, il poveretto era un impotente, un impotente fin dalla giovinezza. Comunque Paolo ha l’innegabile merito (e forse l’unico!) di avere dato inizio alla teologia cristiana:”fu il primo teologo cristiano” (teologa battista, Anna Saccomani), l’iniziatore della teologia cristiana e quindi è da ritenersi in un certo senso il “fondatore” del Cristianesimo; anche se come degli studiosi hanno rilevato, in realtà Paolo non fondò il Cristianesimo, ma un “cristianesimo” ascetico, in altre parole: ”Un Essenismo popolare di massa che ebbe successo” (teologo M.Bacchiega). Noi lo ricordiamo come insostituibile teologo della grazia divina, iniziatore della teologia cristiana, seppur inficiata dalle sue infelici condizioni fisiche e dalle sue negative concezioni sessuali e sociali, di cui il cristianesimo certamente non ha bisogno.

    LODI: sal 135 **Mt 16,13-19

    *(Lezione dal “Vangelo secondo Matteo”
    In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
    Queste sono le parole del santo Vangelo”.
    - Rendiamo grazie a Dio.)

    SESTA: sal 18A

    VESPRI: sal 115 *1Pt 5,1-4

    *(Lettura dalla “Prima Lettera di Pietro”
    Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
    Qui termina la lettura dalla “Prima Lettera di Pietro”
    - Rendiamo grazie a Dio.)

    SANTA COMUNIONE: *1Pt 5,1-4 sal 18A *Mt 16,13-19

    PRIMA LETTURA (Vedere Lettura dei Vespri)

    SALMO RESPONSORIALE 18A
    La loro voce si è diffusa per tutta la terra.
    - La loro voce …

    I cieli cantano la gloria di Dio,
    l’opera delle sue mani, l’annuncia il firmamento;
    giorno a giorno, ne dà il messaggio
    e notte a notte ne fa conoscenza.
    - La loro voce …

    Non è un linguaggio e non sono parole,
    di cui si possa udirne la voce,
    ma per tutta la terra si diffonde la lode,
    e ai confini del mondo la loro armonia.
    - La loro voce …

    Nel cielo Dio ha posto la dimora del sole,
    che esce come sposo dalla stanza nuziale,
    lieto come atleta che percorre la via,
    splendente di bellezza, diffonde il suo calore.
    - La loro voce …

    SECONDA LETTURA (Vedere l’Evangelo delle Lodi)

    PREGHIERA PROPRIA (monaci arancioni)
    Signore nostro Dio,
    nell’apostolo Simone, che tu hai voluto chiamare Pietro, abbiamo visto un uomo appassionato di te, seppure coi suoi sbagli e titubanze; in Paolo, invece, il teologo della tua grazia. Dona anche a noi come a Pietro la confessione di fede nel tuo Logos, che è amore, e come a Paolo la consapevolezza della tua grazia salvifica, così saremo veramente, come Cristo ha voluto chiamarci, non più servi, ma amici. Per Cristo, nostro Signore.
    - Amen.
     
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