21 giugno - SOLSTIZIO D'ESTATE

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  1. fratel riccardo
     
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    21 giu. - SOLSTIZIO D’ESTATE

    Calendario Liturgico: MEMORIA.
    Colore Liturgico: ARANCIONE.
    Chiese: Metropolitan Community Churches (M.C.C.),
    Antica Cattolica d’Italia.

    I Solstizi e gli Equinozi, sono celebrazioni antiche, che erano festeggiate dalla gran parte dei credenti e anche dai cristiani di cultura non ebraica; l’antifona dell’antica Messa del 21 dicembre lo riflette chiaramente. Tutt'oggi, Solstizi ed Equinozi, sono celebrati dai credenti Zoroastriani, da parecchie Chiese cristiane che fanno parte della Metropolitan Community Churches, dalle Tribù degli Indiani d’America, dal Popolo degli Elfi in Europa, dalle Logge Massoniche e dai fedeli New Age e celtici, che con i loro sacerdoti druidi si ritrovano nello splendido santuario megalitico di Stonehenge ad Amesbury , nello Wiltshire in Inghilterra. Queste festività, di grande spiritualità, sono quindi molto importanti, sia per il loro grande valore ecumenico e interreligioso, sia perché pongono i credenti in comunione tra loro e con tutti gli uomini.

    LODI: salmo 64 *Mc 4,26-32

    **(Lezione dal “Vangelo secondo Marco”
    In quel tempo, Gesù diceva : «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
    Queste sono le parole del Santo Evangelo.
    - Rendiamo grazie a Dio.)

    SESTA: sal mo 103 Allocuzione d’Estate

    VESPRI: salmo 146 **Prov 3,1-4.27-31


    *(Lettura dal “Libro dei Proverbi
    Figlio mio, non dimenticare la mia legge e la tua mente conservi i miei precetti, perché lunghi giorni felici, anni di vita e pace porteranno a te. Bontà e fedeltà non ti abbandonino mai: legatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore; così incontrerai favore e buona fama davanti agli occhi di Dio e degli uomini. Non rifiutare un beneficio a chi lo sollecita, quando è in tuo potere farlo. Non dire al tuo prossimo: “Và e torna, domani te lo darò!”, mentre lo puoi fare quando te lo chiede. Non tramare contro il tuo prossimo il male, mentre vive tranquillo con te. Non litigare con nessuno senza ragione, se non ti ha fatto alcun male. Non invidiare l’uomo violento e non compiacerti per nessuna delle sue vie.)

    SANTA COMUNIONE : *Prov 3,1-4.27-31 sal 103 **Mc 4, 26-32

    PRIMA LETTURA (Vedere Lettura dei Vespri)

    SALMO RESPONSORIALE 103
    Signore, hai fatto tutto con sapienza, ogni vivente, ti deve la sua vita.
    - Signore …

    Anima mia, benedici il Signore,
    come sei grande, Signore mio Dio;
    sei vestito di gloria e di splendore,
    la luce ti avvolge come un manto.
    - Signore …

    Tu distendi i cieli come un drappo,
    la tua dimora è al di sopra dei cieli;
    tu fai delle nubi il tuo carro,
    cammini sulle ali del vento.
    - Signore …

    Quanto sono grandi, o Signore,
    le opere delle tue mani;
    hai fatto tutto con sapienza,
    ogni vivente, ti deve la sua vita.
    - Signore …

    SECONDA LETTURA (Vedere l’Evangelo delle Lodi)

    PREGHIERA PROPRIA (monaci arancioni)
    Signore nostro Dio,
    in questo giorno in cui la nostra stella, il Sole, è nel suo giorno di Solstizio e dà inizio all’Estate, la stagione dei frutti, noi ti preghiamo che ogni essere vivente sia nella gioia e che ogni uomo scopra e veda gli innumerevoli doni che tu gli hai dato, affinché anche la sua vita sia ricca di frutti generosi.
    Per Cristo, nostro Signore.
    - Amen.

    LETTURA-PREGHIERA DEL SOLSTIZIO D’ ESTATE *
    *(Questa Lettura-Preghiera, segue la Preghiera Propria nell’Ufficio di Lodi:)


    Signore, voglio pregarti in questo tempo,
    con le parole dell’ignoto salmista:
    “Signore, non vado in cerca di cose grandi …”

    Signore, ha ragione il salmista,
    va tutto bene così,
    così com’è, come l’hai donato:

    Con i giorni che scorrono uno dopo l’altro,
    con le albe e i tramonti a segnarli,
    e le notti stellate
    con le Pleiadi e la “cintura” di Orione
    che ci fanno fantasticare e sognare.

    E con l’estate: i campi di grano,
    su cui occhieggiano papaveri e fiordalisi.

    Va bene così, Signore,
    con le nuvole ferme che coprono il cielo
    o si rincorrono come bambini,
    alte, spinte dal vento.

    I ragazzi, che posato il motorino,
    ridono e giocano poco lontano
    nascosti, dietro il cortile,
    a scoprire i segreti della vita,
    il piacere e le gioie del sesso, del corpo;
    e i nostri vecchi che sanno e sorridono,
    e ci guardano,
    e rivedono, in noi e nei nostri figli,
    la loro maturità e la loro giovinezza.

    Va tutto bene così, Signore,
    non abbiamo bisogno di case che volano in cielo,
    portate da angeli dai sorrisi stereotipati,
    o di sangue che si scioglie in ampolle,
    di qualche santo vero, o presunto tale,
    o creduto tale,
    o di altre, qual si voglia, stramberie del genere.

    Ci basta e ci piace
    vedere le rondini che tornano sempre a marzo,
    e il calicantus che fiorisce d’inverno in giardino,
    e il ciliegio e il melo a primavera.

    E il vento che gioca con le foglie colorate
    a sfidare la legge di gravità in autunno.

    E la neve che copre le nostre case
    e le tombe dei nostri cari,
    e le nostre, quando tu, o Pietoso,
    ci dirai, mi dirai: “E’ ora Riccardo,
    passiamo all’altra riva”.
    (Riccardo, monaco arancione)
     
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